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Invecchiamento e forza lavoro, l’Università intervista le aziende

Prende avvio oggi un’importante iniziativa di ricerca sul territorio lombardo dal titolo “Invecchiamento e forza lavoro” coordinata da Caterina Muzzi, ricercatore universitario di Organizzazione aziendale afferente al Dipartimento di Economia e Management e da Manuela Rossini, afferente al Dipartimento di Scienze Cliniche e Sperimentali.

Un campione di aziende del territorio riceverà da oggi e nei prossimi giorni via mail un breve questionario da compilare online relativa al tema dell’invecchiamento attivo della forza lavoro over 50 anni: un tema attuale ma ancora non abbastanza analizzato e per il quale i dati ad oggi disponibili non risentono di una specifica connotazione territoriale.

La ricerca si inserisce nel contesto della campagna europea sull’invecchiamento della forza lavoro per gli anni 2016-2017, materia centrale per la "Strategia Europea Horizon 2020 per l’economia e l’occupazione", che si propone di aumentare il tasso di occupazione della popolazione in età compresa tra 20 e 64 anni al 75%, con l’obiettivo di sviluppare soluzioni innovative per le aziende finalizzate al miglioramento della qualità della vita sul posto di lavoro dei lavoratori over 60. l contrario di altri Paesi europei, nel nostro non sono state ancora avviate concrete politiche finalizzate a rendere meno traumatico il progressivo aumento dell’età pensionabile e a migliorare l’ambiente lavoro a seguito delle variazioni con l’età della capacità lavorativa, attraverso la promozione dell’invecchiamento attivo.

Il questionario cercherà di raccogliere dati utili per supportare transizioni dal lavoro alla pensione, adeguare modalità di lavoro ai tempi, modi e capacità dei lavoratori senior (per esempio attraverso una riduzione dell’orario di lavoro, una riduzione del lavoro notturno, promozione del lavoro part-time); promuovere la motivazione (per esempio attraverso strategie di job rotation), aggiornamento e/o riqualificazione professionale (lifelong learning); riconoscere e valorizzare le competenze dei lavoratori maturi con, ad esempio, iniziative di tutorship verso i giovani; migliorare le capacità di ascolto e analisi dell’azienda, diffondere informazioni sulle iniziative a favore degli over 50 e combattere stereotipi e pregiudizi legati all’età; aumentare la conciliabilità tra lavoro e famiglia.

La rilevanza della tematica ha permesso alle due ricercatrici di ottenere anche il supporto nella diffusione del questionario di AiFOS – Associazione Italiana Formatori e Operatori della Sicurezza – e APINDUSTRIA Brescia che diffonderanno il questionario presso i propri associati.

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Redazione BsNews.it

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