Ha 36anni e dal 2004, nell’annuale dichiarazione, denuncia un reddito di 31mila euro, ma in casa aveva più di un milione di euro in contanti. Per la prima volta in provincia di Brescia, una delle prime volte in assoluto in Italia, la Guardia di Finanza applica la nuova legge antiriciclaggio e confisca i beni di un soggetto ritenuto "fiscalmente pericoloso", imprenditore edile residente a Chiari.
Il patrimonio del 36enne è stato scoperto quasi per caso grazie a un controllo effettuato a inizio anno: l’uomo si trovava al casello autostradale di Brescia Est per incontrarsi con un consulente finanziario bolognese, nella cui auto è stato trovato un panettone farcito con 250mila euro in banconote. Nella perquisizione effettuata nell’abitazione dell’uomo a Chiari, la Guardia di Finanza trovò una botola nascosta sotto la lavatrice dove erano stipate banconote da 100 euro dal valore complessivo di 1 milione e 200mila euro, oltre a gioielli e altri beni preziosi. Il patrimonio confiscato, contanti e bene per quasi tre milioni di euro, finirà allo Stato, a compensazione dei mancati introiti.
(red.)
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