Cinque giorni di chiusura e una multa di oltre 4mila euro. Questo ha disposto l’Asl ad un ristorante di Salò a seguito di una ispezione. Il 29 aprile gli operatori hanno riscontrato gravi carenze igienico sanitarie nell’esercizio. La cucina era sporca, e c’era unto ovunque, dalla cappa di aspirazione alle attrezzature, dai pavimenti alle reti antinsetto e le ventola di aspirazione ed estrazione di aria. Le superfici di lavoro e i taglieri si presentavano usurati e sporchi, così come i locali adibiti a deposito alimenti e le relative celle frigorifere poste al piano seminterrato. Ad aggravare il tutto polvere e ragnatele consistenti, con sporco diffuso sui pavimenti e sulle pareti. Nelle celle frigorifere sono stati rinvenuti numerosi alimenti confezionati, con data di scadenza superata o privi di rintracciabilità.
Gli operatori dell’ASL hanno quindi imposto la pulizia accurata di tutti i locali, attrezzature, impianti, la deragnatura e la spolveratura generale. A seguito delle irregolarità riscontrate al ristorante è stata data una multa di 4732 Euro, mentre 70 chili di alimenti sequestrati sono finiti al macero.
Il 4 maggio è stato eseguito un ulteriore sopralluogo durante il quale si sono riscontrate condizioni igienico sanitarie sufficienti alla riapertura dell’attività ristorativa, che è avvenuta nella stessa giornata.
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