Resta sospeso il progetto di discarica di Cava Macogna. A deciderlo è stato il Tar di Brescia che, dopo l’udienza del 22 aprile scorso, in queste ore ha pubblicato l’ordinanza che blocca temporaneamente la realizzazione della discarica chiedendo un supplemento di indagini tecniche riguardo ai rischi per la falda. La decisione deriva dalla relazione dell’Asl che ha evidenziato la presenza di pozzi privati che potrebbero essere contaminati dai rifiuti della cava.
Solo la perizia del consulente tecnico d’ufficio del Ctu, Laura Longoni, potrà chiarire i punti neri della passata istruttoria del gennaio 2015. Secondo l’Asl infatti ci sarebbe il rischio che i “ricettori” possano essere “esposti alla migrazione di inquinanti in falda”, cosa che “pone il problema del riesame dei contenuti dell’analisi di rischio, sulla quale è chiamata a pronunciarsi l’Arpa”.
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