E’ un ventenne di Manerbio, M.F, l’ultrà arrestato dalla Polizia in seguito all’agguato dei tifosi del Brescia contro il pullman del Vicenza. In tutto sono state una decina le persone denunciate, di cui cinque minorenni.Per il giovane ultrà, processato per direttissima, la pena è stata di due mesi e 20 giorni, subito sospesa.
Si è trattato di un attacco studiato nei minimi particolari visto che i tifosi bresciani si sono mossi un’ora e venti dopo il termine della partita, che ha visto il Brescia vittorioso per 3 reti a 0. Dallo stadio hanno raggiunto la tangenziale dove sapevano sarebbero passati i pullman dei tifosi vicentini, ma non hanno attaccato quelli degli ultras, bensì quelli dei dei Vicenza club sui quali viaggiavano anche una quindicina di bambini accompagnati dai genitori in trasferta. Un 12enne è rimasto ferito in seguito allo scoppio del finestrino e alla schegge che gli hanno colpito il volto. Il ragazzino è stato subito trasportato all’ospedale Civile dove è stato medicato e in mattinata ha ricevuto la visita del questore, Carmine Esposito e del direttore generale del Brescia calcio, Rinaldo Sagramola che, dopo essersi scusati per quanto era gli era accaduto, hanno invitato lui e la famiglia alla prossima festa della Polizia, per poi concludere: “Brescia non è quella che hai visto ieri sera”.
ARTICOLO AGGIORNATO ALLE 12,50
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