“Con questa sentenza, che ricorda quella del ragazzo valsabbino scarcerato per insufficienza di prove e poi finito a combattere in Siria, si delegittima il lavoro di inquirenti, magistrati e forze di polizia che hanno speso mesi in indagini difficili e complicate, e non si fa altro che fare il gioco delle organizzazioni estremiste. Così Fabio Rolfi, vice capogruppo del Carroccio in Regione commentando la notizia della scarcerazione dellaspirante jihadista arrestato a Brescia.
Occorre remare tutti nella stessa direzione prosegue Rolfi facendo prevalere un principio di precauzione e prevenzione. Servono norme speciali per moschee e luoghi di culto islamici, come la legge varata dal Consiglio regionale lombardo, che introduce regole e procedure speciali per le moschee fra le quali lobbligo di predicare nella lingua nazionale. È necessaria inoltre una linea di condotta univoca a livello giurisdizionale, per sradicare con fermezza lestremismo islamico.
“La speranza è che fra qualche mese questo soggetto tornato in libertà non si renda responsabile di azioni pericolose per lincolumità dei cittadini. Se così fosse chiosa Fabio Rolfi ancora una volta il nostro garantismo spinto all’eccesso (che spesso vale solo per gli immigrati) diverrebbe la causa principale di tragedie certamente evitabili.
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