Sul manico dell’ascia trovata dagli inquirenti manca il dna di Anna Mura e anche le impronte di Alessandro Musini, presunto assassino e marito della vittima. L’arma rivenuta in un campo a Castenedolo non sarebbe quindi quella usata per uccidere la donna, lo scorso 16 aprile, nella sua camera da letto. Dalle analisi sull’ascia il dna sarebbe comunque di un soggetto maschile.
Intanto Musini resta in custodia cautelare in carcere: gli inquirenti ritengono infatti che l’uomo sia il solo ad avere avuto un movente per uccidere: inoltre il fatto che si fosse dato alla fuga dopo il fatto e che al suo ritrovamento non abbia fornito spiegazioni convincenti n on migliorano la sua situazione.
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