Una nuova incisione che però non si sposa affatto bene con quelle rupestri che segnano migliaia di anni di storia. Un vergognoso gesto a Capo di Ponte, nel Parco di Naquane: la roccia numero due del sito archeologico dichiarato nel 1997 Patrimonio dell’umanità dall’Unesco è stata vandalizzata, probabilmente da uno studente in gita con la classe. «Stiamo studiando un sistema che fotografi questi atti – spiega Filippo Maria Gambari al Giornale di Brescia – e poi vorremmo rendere pubbliche le immagini, in modo che sia un deterrente e responsabilizzi i visitatori». La Soprintendenza lavorerà per mascherare gli sfregi, mentre trovare i vandali risulterà davvero impossibile.
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