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Piscina di Bagnolo Mella, il Tar respinge il ricorso di Aqvasport

L’ormai annosa questione della piscina di Bagnolo Mella ha “offerto” una nuova, importante puntata. La sezione di Brescia del Tar ha infatti respinto la domanda presentata dalla Cooperativa Aqvasport e da Aqvasport ssd di sospendere, in via cautelare, le ordinanze di risoluzione della convenzione e di acquisizione degli impianti. In base a tali atti, emanati lo scorso 13 gennaio, l’Amministrazione Comunale di Bagnolo Mella ha preso possesso dell’impianto natatorio comunale, ponendo fine di fatto alla gestione dell’Aqvasport stessa che, seppur sotto denominazioni differenti, ha accompagnato la travagliata vicenda della piscina bagnolese sin dalla sua costruzione avvenuta nel ’97.

L’ordinanza del Tar non si è limitata a rigettare il ricorso presentato per motivi puramente formali, ma è entrata anche nel merito, facendo capire che la documentazione presentata “dipinge” una situazione tale da giustificare la decisione del Comune di risolvere la convenzione. Un passo in avanti di una vicenda destinata sicuramente a riservare ancora molte “sorprese”, ma che offre una preziosa conferma al programma intrapreso con grande determinazione dall’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Cristina Almici: “Sicuramente una notizia positiva – commenta lo stesso primo cittadino bagnolese – Adesso dovrà iniziare la fase di merito del giudizio, ma siamo fiduciosi che potranno essere accolte le nostre istanze, compresa la precisazione della domanda di risarcimento del danno da noi avanzata nei confronti di Aqvasport”.

In attesa dunque del definitivo pronunciamento del Tar, il programma del Comune bagnolese va avanti seguendo un percorso ben definito. “In questo momento, purtroppo, l’impianto non è funzionale. Dobbiamo fare in modo che venga messo nuovamente nelle condizioni idonee e per far questo abbiamo già elaborato il quadro degli interventi che dovranno essere effettuati per ovviare ai problemi che si sono evidenziati (a cominciare dal flusso di acqua che comporta una perdita, certo non sostenibile, di oltre duecento metri cubi al giorno). Lavori di riparazione e manutenzione il cui costo dovrebbe aggirarsi intorno ai 70.000 euro. Per il momento ne abbiamo già stanziato una prima tranche di 50.000 ed abbiamo effettuato la verifica tecnica necessaria per fornire un quadro dettagliato dello stato dell’impianto e delineare così la fase operativa. I nostri uffici sono già pronti ad assegnare i lavori, che presumibilmente dureranno per tutto il mese di aprile. La nostra speranza è quella di poter riaprire l’impianto entro il mese di maggio, vogliamo che la nostra comunità possa tornare ad usufruire di un servizio che le viene negato ormai da troppo tempo”. Sempre in questa direzione sono al vaglio le offerte giunte da diversi operatori di settore della provincia di Brescia (tutti operanti in altri impianti natatori del territorio provinciale) per l’affidamento della gestione temporanea della piscina di Bagnolo, la fase che procederà l’emissione del successivo bando destinato ad assegnare la successiva gestione effettiva. Accanto a questa parte strettamente operativa, l’Amministrazione Comunale bagnolese proseguirà il suo cammino su altri “tavoli” ben definiti: “Da una parte procederemo su quello dedicato al Tar per la definizione dei rapporti con l’Aqvasport, dall’altra dovremo portare avanti quello con la banca, creditrice del mutuo che il gestore ha smesso di pagare nel gennaio del 2013. Dovremo analizzare in maniera adeguata tutte le risultanze (comprese quelle del Tar) e confrontare le nostre posizioni con quelle dell’istituto bancario. Ci saranno diversi aspetti da esaminare, così come sarà da prendere in considerazione un cammino ormai molto lungo come quello della nostra piscina comunale che ha preso avvio nell’ormai lontano 1997. Quello che posso fin d’ora garantire – conclude con fermezza la stessa Cristina Almici – è che non lasceremo nulla di intentato per far valere i diritti del nostro Comune e della comunità di Bagnolo Mella, che per troppi anni sono state costrette a fare i conti con tutte queste problematiche”. Proprio per far conoscere nei dettagli la complessa vicenda e per illustrare quelli che potranno essere gli sviluppi futuri l’Amministrazione Comunale ha deciso di organizzare per giovedì 16 aprile alle 20.30 un incontro pubblico nella Sala Filanda di Palazzo Bertazzoli, durante il quale i bagnolesi potranno conoscere le tappe dell’ormai ventennale cammino di una piscina comunale che finora ha rischiato di “affogare” più in un mare di polemiche e di preoccupazioni che nelle acque azzurre della propria vasca.

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Redazione BsNews.it

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