Sono in corso le indagini per identificare coloro che hanno imbrattato i muri della città con scritte denigratorie nei confronti della polizia. La questura fa sapere che le scritte, non solo in città ma anche in provincia, hanno iniziato a diffondersi a seguito della condanna in primo grado di esponenti dell’area antagonista aderente al Centro Sociale, per poi moltiplicarsi dopo le manifestazioni delle ultime settimane. La questura denuncia anche parole offensive provenienti dai “muri” virtuali del web dei diversi social network.
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