Intervento diretto dell’azienda nel sito della Caffaro e, dopo la bonifica, realizzazione di un parco attrezzato a disposizione dei cittadini, sorta di compensazione per tutti i danni ambientali compiuti. Di questo si è parlato ieri a Roma presso il Ministero dell’Ambiente, dove sono andati in trasferta gli assessori comunali, Gianluigi Fondra, e regionali, Claudia Terzi, assieme ai tecnici che si stanno occupando del sito Caffaro.
La questione sul tavolo romano del Ministero è molto delicata ed articolata, e si aggiorna quotidianamente in linea con la causa, da 3,4 miliardi, che il commissario liquidatore di Snia Caffaro, Marco Cappelletto, ha in essere con la multinazionale Sorin Biomedica. Dalle ultime notizie che provengono dalla Loggia risulta che la società potrebbe voler intervenire direttamente nel sito inquinato, senza versare denaro nelle casse statali ma impegnandosi in prima persona nella bonifica, attraverso la società Erm, e nella successiva realizzazione del parco, dopo la demolizione della fabbrica. Al Ministero e in Loggia questa possibilità pare non dispiacere, purché si faccia in tempi rapidi.
(red.)
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