I tre arrestati nell’operazione Balkan Connection avevano legami con Anas El Abboubi, il marocchino di Vobarno, arrestato nel 2013, scarcerato dal Riesame e che ora si trova a combattere in Siria. Il gip di Brescia ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del 23enne con l’accusa di «addestramento con finalità di terrorismo». In base alle indagini, El Abboudi il 6 settembre 2013 era andato in Albania per avere le informazioni che gli permettessero di unirsi ai gruppi jihadisti in Siria, dove ha assunto il nome di battaglia di Abu Rawaha, l’Italiano. L’inchiesta ha ripercorso gli spostamenti del ragazzo e i suoi contatti prima del trasferimento e questo ha permesso di risalire ai tre uomini che volevano fare reclutamento per andare a ingrossare le file dell’esercito islamico. L’Autorità Giudiziaria di Brescia ha emesso tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di due albanesi, zio e nipote, il primo residente in Albania e l’altro in provincia di Torino, e di un 20enne di origine marocchina, sempre residente a di Torino. I primi due sono accusati di reclutamento con finalità di terrorismo, il terzo di apologia di delitti di terrorismo, aggravata dall’uso di internet.
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