L’Imu non risparmia seggiovie, cabinovie e skilift e saranno circa 800mila euro i soldi che gli impiantisti dovranno versare, in attesa che si faccia chiarezza a livello politico sulla questione. A tuonare, in merito, il direttore di Adamello Ski, Stefano Pizzi che dichiara al Corriere «Tra Ponte di Legno e Tonale, Adamello Ski conta 30 impianti di risalita tra cui venti seggiovie e due telecabine. Con cifre simili, il futuro è incerto: questo è il modo di promuovere il turismo?». Ammontano infatti a 400mila euro i soldi che il gruppo dovrebbe versare. A ruota le proteste di Maniva Ski (80mila euro) e Montecampione Ski Area (180mila). Sul piede di guerra i dirigenti Anef, associazione che riunisce gli esercenti funiviari che dichiarano come tutti gli impiantisti abbiano presentato ricorsi per evitare di essere assoggettati all’Imu.
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