Erano solo le cinque del mattino, ma già aveva picchiato la moglie, rea di averlo svegliato mentre si alzava per andare al lavoro. La speranza è che tutto sia finito con l’arresto del violento e con il trasferimento di moglie e due figli in una struttura protetta.
Domenica mattina un vicino di casa di una coppia di immigrati residenti nella zona a nord della galleria Tito Speri in città ha chiamato la Polizia a causa dell’ennesima lite scoppiata nell’appartamento a fianco del suo. All’arrivo degli agenti – la vicenda è raccontata sulle colonne di Bresciaoggi – è stato l’egiziano 41enne ad aprire la porta, invitandoli a rimanere fuori: “Qui non entrate. E’ casa mia”. Ma il peggio non era ancora arrivato: una volta dentro, gli agenti hanno liberato, dalla stanza in cui si era rinchiusa, la moglie dell’uomo, una donna di origine lituana di 32 anni. Quando i poliziotti hanno visto i segni delle percosse subite, l’egiziano si è giustificato dicendo “E’ mia moglie e la picchio quando voglio”.
Portato in Questura, l’uomo è stato arrestato, e ieri rilasciato, per maltrattamenti. Nel frattempo la donna, dopo una visita in ospedale, dove sono state riscontrate diverse ferite pregresse, si era trasferita nella struttura protetta con i figli di 8 e 4 anni.
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