L’ospedale Civile sarà costretto a pagare un maxi risarcimento da oltre 600 mila euro per un’operazione al cuore finita male. A deciderlo il Tribunale di Brescia che ha ritenuto il comportamento del medico inadeguato rispetto al quadro clinico della paziente. I fatti risalgono al 2009: il caso è quello di una donna anziana affetta da coronopatia trivasale che è stata ricoverata nell’ospedale cittadino. Per intervenire c’erano due possibilità: la realizzazione di alcuni by-pass oppure un’angioplastica. Il medico scelse la prima strada, ma durante l’intervento la donna perse la vita. Così i parenti, scrive il Corsera, hanno intentato una causa e una richiesta di risarcimento danni in sede civile nei confronti del chirurgo. Il Tribunale ha dato loro ragione e la sentenza ha condannato l’ospedale Civile (che ha accolto l’istanza di patrocinio legale del medico) al pagamento di 614mila euro (280mila euro a una parente e 334mila euro all’altra). Il Civile ha deliberato il pagamento 10 giorni fa, ma il medico vuole ricorrere contro la sentenza del tribunale di Brescia in appello.
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