Parecchi singoli cittadini, esponenti del Movimento 5 Stelle e delle forze di sinistra, attivisti di Legambiente, ed ora anche l’appoggio della Cgil: gli oppositori dell’autostrada della Val Trompia crescono continuamente di numero.
Dopo che nelle scorse settimane è stata annunciata la nascita del comitato "No autostrada, sì metrobus" (leggi la notizia), si è tenuta anche la presentazione ufficiale. Tra i motivi principali al "No" all’autostrada tra Ospitaletto e Sarezzo (un tratto che costerebbe 250 milioni di euro), quelli di natura economica, legati soprattutto alle mutate condizioni dell’industria valtriumplina. Le parole di Oriella Savoldi, esponente della segreteria Cgil di Brescia, sono riportate stamane sulle colonne di Bresciaoggi: "La crisi economica è crisi ambientale e sociale e quindi oggi è necessario investire e creare lavoro facendo sì impresa, ma guardando al futuro e all’ambiente. Pensano a una autostrada che esce dal cappello invece di orientare la scelte in un contesto economico più attuale; e questo è scandaloso".
Sulla stessa lunghezza d’onda Sergio Aurora: "Il quadro economico è cambiato: la valle ha perso il 25% della capacità produttiva", e Alberto Rizzinelli: "Oggi la strada è semplicemente intasata, non è vero che non è all’altezza del suo compito. Una possibilità sarebbe quella di spostare le persone con un prolungamento della metropolitana e lasciare il trasporto su gomma dove passa oggi. Ricordiamo anche la bretellina costruita tra Villa Carcina e San Vigilio che già toglie traffico alla provinciale».
(Red.)
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