Oltre il Dogma, in corso Mameli l’arte è un’alchimia
di Alessia Marsigalia. C’è passione, ricerca, critica e presa di coscienza. Le si ritrova nella farina e colla modellate ad arte, nelle pennellate figurative, nelle immagini scattate con quella macchia gialla sul fondo. E’ stata inaugurata sabato 14 marzo e durerà fino al 25 aprile Dogma, la doppia personale di due giovani artisti bresciani: Dorothy Bhawl e Alessandro Bulgarini. Se Dorothy proietta le sue visioni e i suoi enigmi in fotografie apparentemente surreali, ma di fatto intrise di verismo verghiano, e gioca con i social, trasformandoli terribili grandi madri, nelle sculture, Alessandro travalica i confini del realismo in ritratti e colori che celebrano i poteri della Sfinge, la formula alchemica del Solve et Coagula, in un espressionismo che fa vibrare le corde dell’inconscio. Oli su tela e tavola, di ispirazione rinascimentale, dove svettano unicorni, pellicani, icone del simbolismo che fanno riscoprire il sacro, oltre il profano. L’esoterismo trasuda e permea le opere dei due artisti, e amici, che avevano, come scrivono nella presentazione della mostra, l’intenzione di "porre l’attenzione su di uno dei tratti comuni nella loro rispettiva estetica artistica" in grado di "rimuovere la polvere dell’abitudine dagli occhi dell’osservatore annoiato". E così l’immagine grottesca di una donna che si fa maiale, di un bambino il cui cordone ombelicale è tenuto in bocca dall’uccellino di Twitter, insieme a contorni magico ancestrali, sfumano in una riflessione sull’uomo, sulle sue contraddizioni ed i suoi pregiudizi, ma anche sulle sue debolezze. E proprio qui parte l’arte che non si inchioda ad una critica sterile, ma va oltre, richiamando quel percorso interiore che l’uomo, con una rinnovata curiosità esistenziale e filosofica, può intraprendere alla scoperta di una nuova spiritualità che permei l’intera società. I dogmi non sono quindi "messi in croce", ma riscoperti in una nuova chiave, come incredibili passepartout per aprire le porte di un nuovo tempo, una nuova era, un nuovo eone.
La mostra fa parte dell’incredibile progetto di riqualificazione urbana Art Regeneration, voluto dal Comitato Corso delle Mercanzie e dal Comune di Brescia, con il supporto di Buonissimo ed Urban Food, per dare nuova vita alle vetrine “svuotate” dalla crisi, riempiendole temporaneamente d’arte ed eventi di interesse culturale, in attesa di essere riallocate a nuove attività commerciali.
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