Nuove nubi sul rettore dell’Università di Brescia, Sergio Pecorelli. Secondo quanto riporta Il Fatto Quotidiano in un articolo firmato da Andrea Tornago, E.G, ex segretaria particolare di Mariastella Gelmini al ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e fino al 2013 consulente dell’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, con un compenso di 45mila euro l’anno, il 28 novembre scorso ha trovato un nuovo impiego essendo scelta da una commissione d’ateneo come segretaria del rettore. Ruolo disciplinato da un contratto di collaborazione coordinata e continuativa da 30mila euro annui.
L’assunzione di E.G però ha fatto insospettire l’Ispettorato per la funzione pubblica della Presidenza del Consiglio, che nel merito ha chiesto spiegazioni al direttore generale dell’ateneo bresciano: secondo l’Ispettorato l’Università degli Studi di Brescia avrebbe fatto un contratto a tempo determinato (e quindi più oneroso) senza tener conto della legge 165/2001 che “vieta l’istituzione di uffici di diretta collaborazione alle dirette dipendenze dell’organo di vertice”, quando non si tratti di rappresentanti politici.
C’è di più. Qualche tempo fa è stato aperto un concorso analogo un concorso per il ruolo di “Capo di gabinetto del Rettore” con contratto di assunzione a tempo indeterminato, che però è andato a vuoto. Già all’inizio di marzo la Corte dei Conti si era occupata della vicenda aprendo un’inchiesta nella quale chiedeva al direttore dell’Università di Brescia Enrico Periti una “documentata e dettagliata relazione” sull’assunzione della segretaria.
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