Oltre 5mila domande presentate, e ben l’80% respinte. Contro questi numeri nel pomeriggio di sabato "Diritti per tutti" scenderà in piazza, accompagnata dal Coordinamento immigrati della Cgil, dall’associazione dei senegalesi bresciani e dalla realtà culturale islamica Muhammadiah.
 
A partire dalle ore 16 i manifestanti in piazza Loggia daranno il via ad una manifestazione-presidio (chiamata "Permesso subito per tutti e tutte!
Basta razzismo e legge Bossi-Fini. Basta precarietà e austerità!") per protestare contro il trattamente riservato agli immigrati dalla Prefettura di Brescia che nei giorni ha diffuso i dati ufficiali circa il respingimento delle domande di permesso. A differenza del resto d’Italia, dove i permessi negati rappresentano circa il 20% del totale, a Brescia la percentuale ha toccato quota 80.

La chiamata alle armi passa attraverso questo comunicato: "I dati sono ora definitivi: la Prefettura di Brescia ha respinto quasi l’80% delle oltre 5mila domande di permesso di soggiorno presentate con la sanatoria del 2012. Al contrario, nel resto d’Italia il 70-80% dei richiedenti ha ottenuto il permesso. Persino il Ministero dell’Interno ha ammesso che a Brescia la Prefettura ha lavorato male e contro gli immigrati.
Intanto da mesi la Questura applica la legge Bossi-Fini togliendo il permesso a migliaia di immigrati che hanno perso il lavoro e sono diventati più poveri. Come se la crisi fosse colpa loro.
Così, senza permesso, molte migliaia di immigrati, che spesso vivono a Brescia da tanti anni con le loro famiglie, sono costretti a lavorare senza contratto, rischiano in qualsiasi momento l’espulsione, non possono avere una casa in affitto, la residenza, l’iscrizione al servizio sanitario.
Per tutte e tutti gli immigrati e gli antirazzisti è venuto il momento di unirsi e di lottare. Aspettare ancora vuole dire perdere la possibilità di cambiare questa situazione gravissima. Gli avvocati e i costosissimi ricorsi in tribunale non bastano. Non basta un grande corteo di poche ore. Bisogna lottare con coraggio e continuità: così è possibile ottenere i diritti umani e sociali negati.
La causa vera dell’insicurezza sociale che colpisce milioni di italiani e di immigrati è la precarietà del reddito e del lavoro, sono gli sfratti (2mila all’anno a Brescia), è la mancanza di tutele sociali. Ad alimentare l’insicurezza sono le leggi contro i diritti e i salari dei lavoratori, sono i tagli ai servizi sociali, sono le leggi razziste come la Bossi-Fini. Ad imporre l’insicurezza sono le oligarchie al potere che con le politiche di austerità mettono al sicuro solo i loro privilegi, impadronendosi dell’enorme ricchezza che tutti, italiani e immigrati, produciamo. Banche, società finanziarie, grandi industriali, casta politica al loro servizio: sono loro il vero problema sociale, non gli immigrati!"
(Red.)

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Redazione BsNews.it

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