Dopo i cimiteri sarà la volta delle abitazioni private? Il caso che si è verificato nei giorni scorsi a Roccafranca fa temere che le bande di ladri dedite da anni alle razzie di rame nei cimiteri possano presto fare il salto di qualità e dedicarsi alle abitazioni civili.
Quando sono ormai sono sempre di più i camposanti dotati di impianto di videosorveglianza, l’attenzione dei malviventi che trattano il rame sul mercato nero si sposta sulle canali per la raccolta dell’acqua piovana installate sui tetti delle abitazioni private. Il primo caso di un certo spessore verificatosi in provincia è quello di Roccafranca dove, in via Kennedy, in via Fiume Oglio, al Villaggio Paolo VI e nella frazione di Ludriano, i ladri hanno segato le decorazioni artistiche delle canali in rame dai tetti e dalle costruzioni che proteggono i cancellini d’ingresso. Decine i casi riscontrati, con i proprietari allarmati del rischio quando era ormai troppo tardi. La notizia è riportata stamane sulle colonne di Bresciaoggi.
Per ora le indagini non hanno portato ad alcun sospetto. I ladri oltre a dover temere le forze dell’ordine in futuro dovranno fare attenzioni anche ai proprietari delle abitazioni, in alcuni casi esasperati dai ripetuti furti che si verificano sempre più frequentemente.
(Red.)
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