Mercoledì 11 marzo, dalle 17 alle 19, nella White Room del Museo di Santa Giulia, si svolgerà l’incontro conclusivo degli “Smart Meetings” dal titolo “Abitare la città del futuro”.

La vicesindaco e assessore all’Innovazione, alla Creatività e alla Smart City del Comune di Brescia, Laura Castelletti, riassume così il concetto alla base di quest’ultimo appuntamento: “Se dobbiamo sintetizzare in un unico concetto l’impegno e la visione connessi alla smart city, non possiamo avere dubbi: dobbiamo utilizzare la parola “community”, o comunità, cioè la capacità delle persone di riconoscersi in un gruppo, più o meno ampio, fondato su valori di vicinanza e su esigenze e bisogni a cui le istituzioni devono dare risposta. Prima si chiamava governo, oggi si chiama governance; ma anche se gli strumenti sono cambiati, il ruolo della politica non è diminuito: oggi chi governa ha la responsabilità di offrire ai cittadini gli strumenti – reali e virtuali – per incontrarsi, per confrontarsi, per dibattere, per fare richieste, per sentirsi parte della comunità. E poi deve usare tutto questo per intervenire sulla realtà e migliorarla. In altre parole: le community sono la chiave per connettere efficacemente virtuale e reale, digitale e umano».

Dunque, dopo aver parlato di finanza e d’impresa nel corso dei primi due incontri, l’ultimo appuntamento degli Smart Meetings 2015 è dedicato alle persone, che sono individui prima che cittadini. La loro partecipazione alla visione e alla realizzazione della Smart City è un’operazione prima di tutto culturale.

“È importante per noi – afferma Castelletti – mettere al centro le persone, soprattutto quelle più svantaggiate per età anagrafica, condizione socio-economica o disabilità fisica. L’entusiasmo per le potenzialità che la tecnologia ci offre non deve farci dimenticare che la città è fatta prima di tutto di una storia comune e di individui singoli. L’innovazione – che sia nelle infrastrutture, nell’impresa o nell’amministrazione – non può trascurare il lato umano. Come dire: il futuro si costruisce dando valore al proprio passato. E in questo senso, il metro del successo di una smart city non può che essere la felicità dei cittadini”.

Gli strumenti, i mezzi e i progetti per fare cultura saranno al centro degli interventi degli ospiti nel corso dell’incontro in calendario mercoledì 11 marzo.

Alessandro Rubini, project Leader del progetto Distretti Culturali e iC-innovazione culturale di Fondazione Cariplo, darà conto di come la Fondazione operi al fianco di Regione Lombardia per estendere e potenziare il “capitale umano” su più fronti, illustrando quali sono stati i progetti culturali più efficaci e gli obiettivi attesi per il prossimo futuro. Valeria Montanari, assessore ad agenda digitale, partecipazione e cura dei quartieri del Comune di Reggio Emilia, porterà l’esperienza di una piattaforma partecipativa basata sul concetto di “piazza virtuale” per la gestione dei quartieri. E inoltre, racconterà la bella esperienza del progetto “I reggiani per esempio” che utilizza la rete come strumento di responsabilizzazione dei cittadini attraverso lo scambio di buone pratiche. Enzo Lavolta, assessore all’ambiente del Comune di Torino e presidente della Fondazione Torino Smat City, si soffermerà sull’esperienza di una città dove il piano smart city è diventato un documento strategico chiamato Smile, imperniato su cinque ambiti interconnessi: energia, inclusione, integrazione, benessere e salute, mobilità.

Ferdinando Acerbi, ideatore e creatore di Henable.me e delegato per l’accessibilità di Agid, l’Agenzia per l’Italia Digitale, proporrà il punto di vista di chi è fisicamente svantaggiato e chiede una città rinnovata attraverso una tecnologia facilitante e una sensibilità rinnovata per i più deboli. A coordinare il tavolo, come chairman e conduttore del dibattito, interverrà Mario Mazzoleni, docente di economia aziendale presso l’Università di Brescia, consulente aziendale e amministratore di imprese, istituzioni pubbliche e finanziarie.

Come sempre, l’appuntamento è alle 17 nella White Room del Museo di Santa Giulia, l’ingresso è libero e tutti i partecipanti sono invitati a scattare foto, a commentare sui social network nella pagina evento Facebook Smart Meetings 2015 e a twittare con gli hashtag #smartmeetings2015 e #bresciasmart.

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Redazione BsNews.it
Tags: santa giulia

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