La Guardia di Finanza, con il supporto della Polizia di Vicenza, è riuscita a sgominare una banda di quindici persone dedita al commercio illegale di auto. Tra le ordinanze di custodia cautelare emesse dalla magistratura trevigiana, qualcuna è arrivata anche nel Bresciano.
La banda operava sia in Italia che all’estero e aveva creato un sistema per non pagare l’imposta sul valore aggiunto derivante dall’immatricolazione nazionale delle auto. Come? Usavano bolle doganali alterate e timbri falsi dell’Agenzia delle Dogane, oltre a false certificazioni dell’avvenuto pagamento dei diritti di confine e dell’Iva per oltre un milione di euro. Otto i provvedimenti restrittivi imposti dalla magistratura e sequestro di beni mobili e immobili per un milione di euro.
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