Categories: Cronaca

Sicurezza, Del Bono: nessun allarme a Brescia ma più potere ai sindaci

Brescia città poco sicura? Non secondo il primo cittadino, Emilio Del Bono, che in un lungo intervento riportato stamane sul quotidiano Bresciaoggi, partendo dallo spunto dei fatti di cronaca avvenuti negli ultimi giorni, a cominciare dallo stupro ai danni di una ragazza in via Orzinuovi (leggi la notizia) e dall’aggressione agli egenti di Polizia locale (leggi la notizia), parla a 360 gradi della sicurezza in città e dei suoi tutto sommato limitati poteri per garantirla.

Emilio Del Bono: «Non siamo in una situazione preoccupante, ma in un contesto urbano complesso che va monitorato. Occorre contrasto e controllo. Questa è una città accogliente ma non c’è spazio per i delinquenti, le stesse comunità degli immigrati devono isolare i fenomeni ed essere più efficaci nel contrasto. Il sindaco partecipa in termini solo consultivi al Tavolo per la sicurezza in prefettura, è una presenza formale. E le forze della polizia locale sono quelle che sono. Abbiamo il dovere di spiegare che le nostre competenze sono marginali. Ai sindaci deve essere dato più potere in questa materia oltre che in materia sanitaria. Attualmente, l’ordine pubblico è di competenza dello Stato e il compito della polizia locale è solo di natura ausiliaria. Ci muoviamo dentro un inquadramento normativo che non condivido: siccome ai sindaci viene chiesta più incisività, i sindaci devono anche poter incidere di più». 

Il sindaco parla poi di degrado e maleducazione: «Non tolleriamo più che vengano imbrattati muri, cestini, fermate dell’autobus. È tempo di comportarsi come se la città fosse il proprio salotto. Va rispettata, e costa pulire. Perciò per ogni manifesto commineremo ai responsabili una sanzione: vale per questi signori, per quelli che affiggono adesivi alle vetrine dei negozi, vale per i taggatori. Fenomeni che danno una sensazione di insicurezza e di degrado della cosa pubblica, che noi vogliamo combattere»

Infine un commento sulla situazione in stazione, per la quale in sindaco e l’assessore alla Sicurezza Muchetti hanno intenzione di intervenire, per evitare i bivacchi dei clochard nell’atrio: «La stazione non può essere un luogo dove si dorme per terra. Metteremo in campo interventi di carattere sia repressivo, sia sociale, con la Polizia ferroviaria che ha già confermato la sua collaborazione. La povertà e il disagio sociale hanno aumentato il fenomeno. Il progetto ha bisogno di una sua tempistica, bisogna capire dove ricollocare le persone. Siamo convinti che ci sarà un miglioramento graduale».
(Red.)

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Redazione BsNews.it

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