Bocciati, o quantomeno rimandati. Il piano di riorganizzazione del welfare cittadino, con i servizi suddivisi idealmente in cinque zone, non è stato ritenuto meritevole di finenziamento da parte di Fondazione Cariplo. L’occasione per discuterne è stata la seduta di ieri della Commissione Servizi Sociali presieduta dall’assessore Felice Scalvini. La bocciatura ha innescato reazioni anche molto critiche, per non dire peggio, da parte dell’opposizione, in particolar modo dall’ex assessore Giorgio Maione.
"Brescia, città del Noi: la forza di una comunità che coopera, cura, cresce. Il Comune gioca da pivot". E’ questo il nome del progetto per il quale la Loggia ha presentato a Cariplo una richiesta di due milioni e 100mila euro di finanziamento all’interno del bando "Welfare di comunità", contenitore con 10 milioni di euro a disposizione degli enti lombardi. Il piano della Loggia si è giocato su sette filoni principali: infanzia, giovani, 100 leve per il Servizio civile, Dignità & Lavoro per i disoccupati, buon vicinato per gli anziani, punti famiglia, sperimentazione a San Polo.
Purtroppo il progetto è stato scavalcato nella scala di merito da quello di altri: ieri Scalvini si è addossato tutte le colpe, ammettendo errori strategici e di definizione delle competenze (tra l’ente e le cooperative-associazioni coinvolte, come chiesto nel bando). Tutto è saltato? Non secondo l’assessore, che ha ammesso che si dovranno però cercare risorse alternative, o si dovrà attendere il nuovo bando.
(Red.)
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