Chi si lamenta della situazione parla apertamente di discriminazione e razzismo, mentre chi si difende dall’accusa tira in ballo solo la maleducazione. Ciò che sta succedendo nel bar «Malpensàa» di Sabbio Chiese finirà col far parlare anche fuori dai confini del comune valsabbino, dove da anni la presenza degli immigrati è molto numerosa.
La notizia è riportata stamane sulle colonne del quotidiano Bresciaoggi. Alcuni immigrati marocchini non sono stati serviti dalle bariste del bar e sono stati costretti ad uscire dal locale senza caffè. I gestori del bar, sempre frequentato da stranieri, si difendono parlando di episodio limitato a un solo gruppo di immigrati: «Gli stranieri sono sempre stati trattati bene, ma di recente più volte ci hanno mancato di rispetto. Vengono qui, portano le loro carte da gioco, patatine, pop corn, bibite e fanno festa. Allora abbiamo discusso, fino a decidere di non servirli. Ma al di là di questo gruppo, altri marocchini continuano a venire, così come rumeni o albanesi. E tutti vengono serviti nel rispetto e nella simpatia».
Diversa la campana dei clienti marocchini che denunciano la situazione, che parlano sempre sulle colonne di Bresciaoggi: «Entriamo e ordiniamo il caffè ma non ce lo portano. Eppure abito a Sabbio da più di 10 anni e sono ormai cittadino italiano, con famiglia e lavoro da queste parti. Non capisco, non abbiamo fatto nulla di male. Nel mio caso ho portato lì degli amici che erano venuti a trovarmi e ci sono rimasto molto male nel vedere che, trascorso un quarto d´ora, nessuno prendeva le ordinazioni. In ogni caso, anche se arrabbiati, ci siamo alzati e siamo andati via. Non siamo tutti uguali, anche tra noi c´è chi si comporta male e siamo i primi a vigilare perché queste cose non accadano. Ma le discriminazioni verso chi non ha fatto niente e se beve un caffè lo paga, non le capisco».
Il cliente marocchino prosegue: «Se un arabo, magari ubriaco, si è comportato male, niente più caffè né altro agli arabi. Ma allora, se un italiano ubriaco si comporta male la barista che fa, non serve più gli italiani? O se a far danni è un operaio, non serve più gli operai? Di bar a Sabbio ce ne sono tanti, non abbiamo certo bisogno di tornare lì. Ma ci sembrava giusto segnalare questa discriminazione».
(Red.)
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