Tutto nero su bianco, bonifici reali, già arrivati al capolinea, e la firma del notaio milanese Barassi a certificare il tutto: il Brescia Calcio è passato ufficialmente dalle mani della famiglia Corioni a quelle di Profida Italia.
Mantenendo fede agli annunci delle scorse settimane, ieri pomeriggio c’è stato il tanto atteso passaggio di proprietà societario. Profida ha creato il contenitore Brescia Holding nel quale ha versato i primi 6 milioni di euro di capitale, soldi che si aggiungono a quelli sborsati per il pagamento di stipendi ed irpef arretrati. Amministratore delegato della nuova società è, come previsto, il manager Rinaldo Sagramola. Alla società Brescia Service, cioè alla famiglia Corioni,rimane per ora il 2% del Brescia, ma lo stesso Sagramola ha confermato chesarebbero in corso le trattative per l’acquisto anche dell’ultima quota rimasta a Corioni.
Se dal punto di vista amministrativo i giochi sono fatti, rimane aperta la partita per la presidenza. Entro una settimana dovrebbe essere convocata l’assemblea per l’azzeramento delle cariche societarie attuali, dopodiché si potrà nominare il nuovo presidente. La speranza di Sagramola, ormai arcinota, è quella di convincere Marco Bonometti. La prima alternativa sarebbe quella dell’ex direttore generale della Loggia, ora in Centropadane, Alessandro Triboldi.
(Red.)
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