Secondo il nuovo “sblocca-Italia” l’inceneritore di Brescia, insieme ad altri della Lombardia, dovrà bruciare un maggior quantitativo di rifiuti provenienti dal Sud così da farlo funzionare a pieno regime, ma né l’assessore regionale all’Ambiente Claudia Terzi, che ha già presentato ricorso alla Consulta, né tantomeno il Comune di Brescia e la sua partecipata A2A hanno intenzione di rispettare la norma.
Una presa di posizione accolta positivamente dall’assessore terzi che però al Corsera di brescia ricorda anche che, in caso lo sblocca-Italia venisse confermato, “gli uffici tecnici della Regione non potranno esimersi dal dare adempimento ad una legge vigente”. Nel frattempo però si lavora perché ciò non accada. Tanto da spingere la Terzi a richiedere un incontro con Loggia e A2A in merito alla questione aumento rifiuti, “spero di sedermi presto allo stesso tavolo per affrontare la questione – ha dichiarato -. Se lavoriamo insieme come in questi mesi abbiamo fatto possiamo forse riuscire a scongiurare l’aumento del carico termico”.
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