In Lombardia arrivano 500 nuovi profughi, 60 a Brescia. Polemiche in Regione
Tensione in Regione, tensione in Prefettura, agitazione nelle sedi destinate a ricevere i profughi. L’arrivo in Lombardia di 500 nuovi immigrati, sbarcati sulle coste siciliane negli ultimi giorni, crea non poco allarme sia a livello politico che a quello amministrativo, per non parlare del mondo dell’associazionismo che dovrà farsi carico dell’accoglienza.
Se complessivamente in Lombardia saranno 500 i nuovi arrivi, alla nostra provincia spetterà come al solito il 12% del totale, pari cioè a 60 profughi. Ma si tratterebbe solo del 25% degli arrivi complessivi, visto che per un riequilibrio a livello nazionale alla nostra regione sono stati assegnati 2mila posti da occupare con i prossimi immigrati che sbarcheranno sulle coste. La questione ha messo in subbuglio il Consiglio Regionale, dure le reazioni da parte di Simona Bordonali, assessore a Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione: «Ribadiamo con forza che la Regione Lombardia non accetta ordini, né tantomeno considerazioni politiche, da parte dei burocrati dello Stato. Prima di imporre le proprie decisioni, il Viminale deve condividere tutte le ipotesi con le Regioni e gli Enti locali interessati, come avveniva quando ministro dell’Interno era Roberto Maroni. Noi siamo disposti a sederci al tavolo con il Governo in caso di necessità, però pretendiamo il rispetto dei ruoli da parte di tutte le Istituzioni e dei funzionari statali». Gli fa eco l’assessore al Territorio Viviana Beccalossi: «Tutti i Comuni si oppongano con ogni mezzo alle politiche scellerate del Governo con un no forte e risoluto alla richiesta delle Prefetture di ospitare altri profughi. Visto che Renzi e il suo governo non hanno il coraggio di bloccare ufficialmente i flussi ingentissimi di immigrati, ci pensino i lombardi rendendosi indisponibili e inaccoglienti nei confronti dei profughi, o presunti tali, che ogni giorno finiscono nelle città».
Ma sulle colonne di Bresciaoggi in edicola stamane si ipotizza che sette comuni della nostra provincia abbiano già dato disponibilità per accogliere i 60 nuovi profughi. Questi enti si aggiungerebbero agli attuali 23 dove già sono ospitati gli immigrati. In Prefettura si lavora per fare in modo che la situazione venga gestita nel migliore dei modi.
(Red.)