“Le risorse necessarie per realizzare gli investimenti ambientali e produttivi necessari al rilancio di ILVA sono insufficienti. Infatti, per tornare a una situazione di pieno utilizzo della capacità produttiva serve oltre 1 miliardo di euro a cui vanno aggiunti 1,5 miliardi di euro necessari per la bonifica ambientale”. Questo è quanto emerso in un incontro tra i rappresentanti di una decina di imprese dell’indotto ILVA di Brescia e Bergamo il deputato leghista Davide Caparini segretario di presidenza della Camera. Nel corso dell’incontro – spiega Caparini – “abbiamo analizzato le richieste di Confindustria che abbiamo trasformato in emendamenti dei senatori Consiglio, Stucchi e Arrigoni al decreto che sarà discusso dal Senato la prossima settimana – puntualizza il deputato camuno –. Servono misure specifiche per tutelare le imprese dell’indotto indispensabili per assicurare la continuità produttiva ed evitare pregiudizi alla consistenza patrimoniale dell’ILVA. Il Decreto deve quindi includere tra i crediti strategici scaduti che il commissario straordinario può essere autorizzato a pagare anche quelli maturati per la realizzazione di opere funzionali alla messa in sicurezza ambientale. E’ inoltre fondamentale prevedere un canale di accesso privilegiato al fondo di garanzia per le PMI creditrici di ILVA, semplificando i requisiti di accesso al Fondo e innalzando le percentuali di copertura e i massimali garantiti. I prossimi giorni – conclude Caparini – saranno decisivi per il futuro di oltre 2mila tra lavoratrici e lavoratori dell’indotto delle imprese bresciane e bergamasche”.
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