Viaggiava sulla tangenziale sud di Brescia, a bordo della sua auto Bmw 525 l’onorevole Maria Stella Gelmini e per tre volte in poco più di un mese ha superato il limite di velocità di oltre 50 km/h. L’auto, guidata dall’autista Ugo Fornasari di Calcinato, sfrecciava sulla tangenziale bresciana a 145 km/h e per tanto è stata fotografata dai tutor che, come avviene anche per le tutte le altre automobili in circolazione, ha registrato l’eccesso di velocità e spedito la multa a casa. Al Miur per l’esattezza, perché l’automobile sarebbe stata all’epoca dei fatti, estate 2011, “l’unica a disposizione del ministro in Lombardia”.
Già, perché i fatti sono avvenuti quando l’onorevole di centro destra reggeva il Ministero della Pubblica Istruzione. Secondo il Broletto e anche la Prefettura le infrazioni sarebbero state commesse “nell’adempimento del dovere”. Rimangono comunque alcune anomalie in questa vicenda. La prima riguarda il doppio apostrofo prima della parola “Università” sull’intestazione della carta intestata con la quale il Ministero ha fatto ricorso, la seconda invece il fax arrivato alla Prefettura di Brescia e spedito in un primo momento dalla sede della Fondazione Liberamente (riconducibile al Pdl e fondata un anno prima dalla stessa Gelmini) e solo successivamente dal Miur. L’ex ministro ha dichiarato di non saper nulla della vicenda, per poi precisare: “un ministro non si occupa certo dell’amministrazione delle multe. È una prassi automatica di competenza della segreteria”.
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