Continuano le schermaglie tra maggioranza e opposizione in Loggia. Dopo l’infuocato consiglio di pochi giorni fa, infatti, la seduta di questa mattina si è aperta con una nuova polemica. In avvio dei lavori, il leghista Nicola Gallizioli ha chiesto la sospensione della seduta perché la segretaria comunale avesse modo di valutare le pregiudiziali sulla questione della ex sede unica presentate alle 8 di mattina (un’ora prima dell’inizio dei lavori) dalla minoranza. I toni sono quindi cresciuti con il no della maggioranza. L’ex assessore Paola Vilardi ha parlato di mancanza di confronto, Gallizioli è tornato a definire il presidente del consiglio Giuseppe Ungari come “succube del sindaco” (come già aveva fatto il forzista Giorgio Maione nella scorsa seduta), mentre l’ex sindaco Adriano Paroli ha accusato il centrosinistra di tenere un atteggiamento di chiusura come mai accaduto prima a parti invertite. Il confronto è durato quasi un’ora. Poi è arrivata la bocciatura dell’aula alle richieste leghiste (16 no e 10 sì).
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