Oltre alla tragedia, irreparabile, il dramma che da allora aleggia sulla famiglia, c’è ora la condanna per una madre che ha perso un figlio e deve cercare di salvare l’altro. E’ stata condannata con l’accusa di omicidio colposo la madre quarantenne, separata dal marito, che a fine giugno del 2003 (leggi la notizia, qui e qui) perse il figlioletto, annegato nella piscina di casa.
Il gup Maria Chiara Minazzato ha condannato, in rito abbreviato, a un anno di reclusione la donna, colpevole di negligenza nei confronti del figlio minore. La giovane madre, che dormiva sul divano mentre il piccolo è caduto in piscina, annegando nell’acqua torbida, è risultata essere positiva all’alcol test (tasso alcolemico di 0.87 grammi per litro) e anche alle benzodiazepine, sostanze contenute in comuni antidepressivi come lo Xanax. A far prendere la decisione al giudica ha contribuito anche il fatto che già prima della tragedia la donna era stata colta in stato di ebbrezza ed aveva momentaneamente perso di vista il figlioletto.
(red.)
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