200mila euro restituiti da Ragazzoni, 800mila messi da Ubi Banca: il Brescia pagando in extremis stipendi e contributi relativi ai mesi di luglio, agosto, settembre e ottobre evita di ricevere ulteriori punti di penalizzazione.
La buona notizia è che, almeno nell’immediato, squadra e società possono tirare un sospiro di sollievo. Ed è il secondo dopo l’arrivo dei tre punti ottenuti sul campo contro la seconda in classifica, nella bella vittoria di sabato al Rigamonti. L’amministratore unico Luigi Ragazzoni ci ha messo del suo, restituendo 200mila euro ricevuti come compenso per il suo lavoro di presidente in pectore; la parte rimanente sarebbe stata versata dalla stessa banca tanto criticata negli ultimi giorni, sia dai giocatori, con ad esempio Caracciolo che ha chiuso il suo conto personale (leggi qui), sia dai tifosi, riunitosi sotto la sede di via Cefalonia per far sentire la loro rabbia (leggi qui).
Il pagamento degli stipendi arretrati basterà a trattenere i tanti giocatori che hanno ricevuto offerte per cambiare aria già a gennaio? Vedremo se regge il "patto" tra i senatori, rimanere cioè almeno fino a fine stagione per salvare la squadra dalla retrocessione. Con gli stipendi regolarmente pagati dovrebbe essere più facile.
(red.)
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