Dopo la telefonata intercorsa alla fine dell’anno tra il presidente della Provincia di Brescia, Pier Luigi Mottinelli, e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio, nella quale il presidente evidenziava le preoccupazioni in merito al futuro delle Province, a causa dell’insostenibilità della Legge di Stabilità, lo scorso venerdì Graziano Delrio ha chiesto al presidente Mottinelli di scendere a Roma per un colloquio più approfondito.
«Il sottosegretario Delrio – ha dichiarato il presidente Mottinelli – mi ha chiesto la disponibilità di fare della Provincia di Brescia un campione per la gestione associata dei servizi di area vasta, quali la centrale unica di committenza, la stazione di progettazione e di servizi pubblici ai comuni e di strutture di assistenza per i finanziamenti europei. Ho accolto positivamente l’invito ed esprimo la mia soddisfazione per la piena condivisione da parte del Sottosegretario sul fatto che la nuova Provincia è, come ho sempre sostenuto e ribadito, la "Casa dei Comuni".
“Le Province – ha proseguito il presidente – per poter gestire i servizi sopracitati hanno certamente bisogno di disporre di strumenti innovativi e la Provincia di Brescia, su questo fronte, ha già raggiunto un ottimo livello e può dunque davvero essere un modello, insieme a Unione di Comuni e Comunità Montane, di riferimento a livello nazionale, per i servizi resi ai Comuni”.
Il Presidente Mottinelli, durante l’incontro, ha posto quesiti specifici a Delrio rispetto alla Legge di Stabilità: la possibilità di applicare i requisiti per i prepensionamenti del personale delle Province con normativa "ante Fornero" (articolo 1, commi 418 e seguenti), quale il futuro del personale dei Centri per l’Impiego (articolo 1, commi 427 e 429) e ha chiesto maggiori dettagli rispetto alle modalità per la rinegoziazione dei mutui (articolo 1, comma 430).
«Delrio – ha proseguito il presidente Mottinelli – darà presto risposte ai nostri quesiti. Tengo a sottolineare che il sottosegretario è cosciente delle difficoltà finanziarie che stanno attraversando le Province in questo momento e si è impegnato a verificare la sostenibilità delle stesse. Proprio per il fatto che la Provincia di Brescia è ora la più grande d’Italia mi ha chiesto che possa diventare modello di sperimentazione da parte del Governo”.
E sulle dichiarazioni del presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, apparse nei giorni scorsi sulla stampa “anche Delrio è consapevole del fatto che all’indomani dalla cancellazione dalla Costituzione della Provincia Elettiva di Primo Livello, alcune Province con grande estensione territoriale in Lombardia non possono comunque essere eliminate, pertanto credo che il progetto delle tre zone omogenee abbia un mero valore propagandistico e inattuale, non conforme alle esigenze presenti sul territorio”.
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