Mentre il pm Antonio Cassiani aveva chiesto 2 e 3 anni di condanna per i quattro imputati nel processo contro Greeh Hill, la difesa ha chiesto “l’assoluzione perché il fatto non sussiste”. Due interpretazioni della storia storia alla quale il prossimo 23 gennaio dovrà dare una risposta la prima sezione penale del Tribunale di Brescia che oggi, ascoltate le requisitorie di entrambe le parti, ha rimandato la sentenza di qualche settimana.
Secondo l’accusa i cani sarebbero stati soppressi “perché non conveniva, andava contro l’obiettivo finale dell’azienda. Era dunque meglio sacrificarli”, per la difesa invece “non ci sono state violazioni e qualora non fossero state rispettate alcune norme scatterebbe solo una sanzione amministrativa”, ha ripetuto stamane l’avvocato della difesa Luigi Frattini. Ora non resta che attendere la sentenza dei giudici.
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