Ci sarebbero vecchi rancori mai sopiti dietro l’omicidio del giovane 30enne rom, di origine serba, ucciso da tre fendenti al cuore da un altro rom, di origine rumena, appartenente ad una famiglia rivale. Le due famiglie avrebbero vissuto insieme per un periodo nel campo nomadi di via Orzinuovi e proprio lì sarebbero nati i contrasti.
Contrasti che si sono riaccesi domenica notte alla discoteca Copacabana di Roncadelle quando il giovane serbo ha allungato una mancia al cantante per chiedere una canzone, cosa che ha infastidito non poco il rivale, convinto che solo quelli della sua famiglia potessero scegliere la musica da ascoltare.
Il romeno ha quindi tirato fuori il coltello a serramanico colpendo il rivale per tre volte al petto e lasciandolo a terra morto in una pozza di sangue. Anche il buttafuori è stato ferito mentre tentatva di fermare l’omicida, tanto da dover essere sottoposto più tardi ad un delicato intervento alla Poliambulanza di Brescia dove è stato ricoverato subito dopo l’aggressione. I carabinieri della Compagnia di Brescia che si stanno occupando del caso avrebbero già individuato l’omicida, scappato subito dopo la violenza, e sarebbero sulle sue tracce.Ciò che si teme è chel’omicidio dia origine ad una ulteriore faida tra le due famiglie rivali, con ulteriore spargimento di sangue.
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