Condizioni semplicemente inaccettabili. Sono quelle verificate di persona all’interno di un allevamento di vitelli nella Bassa durante un’ispezione congiunta della Guardia di Finanza e di Anpana Brescia, Associazione Nazionale Protezione Animali e Natura.
La stalla si trova all’interno di una cascina di Barbariga. Al momento dell’ispezione, raccontata stamane sulle colonne di Bresciaoggi, c’erano 21 vitelli di razza frisona, di cui cinque sprovvisti del cartellino obbligatorio all’orecchio. Ma ciò che più colpisce è sapere che gli animali, tutti con età compresa tra i 30 e i 90 giorni, erano legati con spaghi cortissimi (mezzo metro) al muro, e non avevano a disposizione acqua, né abbeveratoi né tantomeno semplicemente dei secchi. Inoltre erano tenuti in uno spazio angusto, molto ravvicinati tra di loro, e in pessime condizioni igieniche. Alcuni animali avevavo anche ferite evidenti, procurate dal contatto con le rastrelliere della mangiatoia.
Ma c’è dell’altro: nella stalla gli agenti della Guardia di Finanza hanno anche trovato un fucile da caccia, appoggiato a un muro, incustodito. Il titolare è stato immediatamente denunciato per maltrattamento di animali e omessa custodia di arma da fuoco.
(a.c.)
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