Sarà una birreria, ma sarà anche un’esperienza per la mente e un luogo dove educare e educarsi a non assumere cocaina. Il nome scelto, e la campagna virale divulgata dal titolare Mino Dal Dosso però punta tutto sulla teoria dei contrari. “I love Cocaine” – questo il nome scelto per la nuova birreria che aprirà il 10 novembre prossimo – vuole scioccare le menti per poi condurle a capire cosa voglia dire assumere cocaina e quali effetti abbia sul cervello.
L’arredamento, curato dal designer bresciano Ermanno Preti, inizierà dalle linee curve del bancone di un color verde acido che vogliono ricordare le sinapsi del cervello, mentre i monitor sulle pareti proietteranno immagini che entrano nel mondo della “coca”. Come ha raccontato Dal Dosso al Giornale di Brescia, il pezzo forte del viaggio sarà “l’acquario interattivo di otto metri dove, attraverso una apposita applicazione gratuita, sarà possibile veder fluttuare il proprio cervello”. Un viaggio che si conclude, tanto nella realtà quanto nel mondo virtual di ILC con l’esplosione del cervello.
Per lanciare il suo messaggio di educazione sociale, ILC ha tappezzato Brescia, Milano e Venezia di adesivi con la scritta “I love Cocaine”, che non hanno mancato di suscitare qualche polemica. “La cosa curiosa – ha spiegato Preti al Giornale di Brescia – è che la gente tendeva a rimuoverli subito, non andando oltre il messaggio scritto. Lo scopo è invece che le persone si interroghino, capendo il messaggio. Se temo strumentalizzazioni? L’importante è che ci sia confronto e si possa parlare del fatto che la cocaina è un male che non deve entrare nelle nostre vite”.
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