Dieci cittadini di nazionalità indiana sono stati arrestati dai carabinieri di Pralboino e Leno con le accuse, a vario titolo, di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, concorrenza sleale e sfruttamento del lavoro nero, anche nei confronti di soggetti minorenni.
L’organizzazione criminale, che operava nei settori zootecnico, agricolo e avicolo nella provincia di Brescia e in quella di Cremona, faceva arrivare in Italia cittadini indiani falsificando i loro documenti per poi avviarli al lavoro in aziende agricole.
350 persone le persone indagate nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Procura di Brescia. Tra loro anche numerosi imprenditori italiani, che mantenendo la manovalanza in nero erano in grado di offrire servizi a prezzi fuori mercato. Nelle indagini sono finiti anche due dipendenti comunali che avrebbero falsificato alcuni documenti. L’operazione ha portato inoltre alla revoca di 150 permessi di soggiorno.
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