Due anni di reclusione e la confisca di 110mila euro: ieri è stata accolta dal Gup milanese Vincenzo Tutinelli l’instanza presentata nelle scorse udienze da Franco Nicoli Cristiani (leggi la notizia) attraverso il proprio avvocato, Piergiorgio Vittorini, in merito alla presunta tangente (da 110mila euro) versata dall’imprenditore bergamasco Pierluca Locatelli nella nota vicenda della costruzione della discarica di amianto a Cappella Cantone in provincia di Cremona. Oltre a Nicoli anche il dirigente dell’Arpa Giuseppe Rotondaro ha patteggiato un anno e otto mesi di reclusione. Con il rito abbreviato sono stati condannati a due anni di reclusione, per il reato di curruzione, anche Pierluca Locatelli, sua moglie e due suoi ex soci, i fratelli Antonio e Giovanni Testa.
Il Gup ha ora 90 giorni di tempo per presentare le motivazioni della sentenza.
(a.c.)
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