Bus e treni perennemente in ritardo e sovraffollati. La situazione nel Basso Sebino è diventata insostenibile, tanto da far intervenire anche l’Istituto d’istruzione superiore Giacomo Antonietti di Iseo. Se da un lato, infatti, i genitori degli studenti stanno organizzando una manifestazione di protesta per sabato primo novembre, dall’altro lato l’Istituto fa sentire la propria voce. Come riporta il Bresciaoggi il tema dei ritardi è stato affrontato nel corso di un’assemblea sindacale di docenti e personale Ata dove gli insegnanti hanno sottolineato come questi disservizi influiscano anche sulla programmazione delle attività scolastiche. «I ritardi sono fonte di grande disagio, per noi e i ragazzi – dichiara il vicepreside dell’Antonietti, Vincenzo Carola al quotidiano – . Le lezioni iniziano alle 8.15. Gli studenti si trovano tra l’incudine di Trenord, che non riesce a cambiare passo, e il martello della scuola, che alle 8.25, dopo 10 minuti di tolleranza, chiude i cancelli. La cosa è vissuta dai ragazzi come una profonda ingiustizia. Un sentimento su cui si può innestare disaffezione, se non sfiducia verso la scuola. La quale, per natura, è un’agenzia educativa e formativa, che insegna a rispettare le regole. In discussione, dunque, non è tanto la perdita di un’ora di lezione, che si può recuperare, ma il processo formativo dei ragazzi". Carola ha provato a contattare anche Trenord – a cui i genitori hanno mandato una lettera – ma fino ad ora nessuna risposta.