di Elisabetta Bentivoglio – “E’ cambiata l’amministrazione, ma non è cambiata la qualità dell’aria di Brescia: l’unico aiuto è arrivato dal cielo”. A sostenerlo è il presidente di Legambiente Brescia, Carmine Trecroci, commentando su Bsnews.it i dati sulla qualità dell’aria a Brescia dall’inizio dell’anno. Dati che in verità non sono mai stati così buoni – con “soli” 30 superi al Villaggio e 26 al Broletto (contro gli oltre 100 degli ultimi anni) – ma che Trecroci attribuisce “esclusivamente all’andamento del meteo”, rivelando invece tutto il proprio malcontento nei confronti “di un’amministrazione che, come quella che l’ha preceduta, fino ad ora non ha fatto nulla per cambiare l’aria”. Accusa non da poco per un sindaco che ha presentato la sua candidatura con lo slogan “Cambiamo l’aria”.

“L’unica fortuna di questa amministrazione è stato il clima piovoso che ha permesso di spazzare via le polveri e ripulire l’aria, per il resto non è cambiato assolutamente nulla”, ha tuonato il leader degli ambientalisti. La critica alle politiche sulla mobilità dell’assessore Federico Manzoni sono una conseguenza diretta. “In un anno e mezzo di mandato c’è stata una totale assenza di iniziative sulla mobilità, ad esclusione di una riorganizzazione delle tariffe per i parcheggi che però non è in linea con un disincentivo all’uso del mezzo privato – ha continuato – . Se non ricordo male Manzoni era uno di quelli che tanto ha criticato l’ex giunta Paroli sulle scelte che riguardavano ambiente e mobilità, e ora che potrebbe davvero cambiare qualcosa resta immobile”.

Trecroci si riferisce ad esempio “al mancato ripristino delle corsie Lam di via Cremona e via Crocifissa di Rosa, o dell’assenza di richieste alla Provincia perché limiti la velocità sulle tangenziali”. In sostanza, a differenza delle critiche mosse da Legambiente alle politiche sulla mobilità messe in campo dalla precedente giunta Paroli, oggi gli ambientalisti lamentano “l’assenza” di tali politiche.

Quello che chiedono è chiaro e in linea con quanto chiedevano anche 3 anni fa, vale a dire: “Estensione delle aree pedonalizzate e non solo di piccole porzioni delle principali piazze cittadine”, ma anche “tariffe maggiorate per i parcheggi man mano che ci si avvicina al centro storico – e ancora – incentivi ad abbandonare l’auto nei parcheggi scambiatori della periferia favorendo l’uso dei mezzi pubblici per arrivare in centro, integrazione nella frequenza e nei costi tra le corse dell’autobus e quelle del metrobus e limitazione della velocità sulle principali tangenziali che attraversano e circondano la città”.

 

 

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Redazione BsNews.it

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