Invecchiamento della popolazione, aumento della cronicità, progressiva riduzione delle risorse pubbliche disponibili: tre aspetti che pongono interrogativi stringenti sulle future politiche sanitarie a Brescia e in Lombardia. Come riformare il sistema per garantirne efficacia e sostenibilità? Quali sfide ci attendono per realizzare una valida interazione ospedale-territorio, requisito indispensabile per dare risposte ai nuovi bisogni di salute?

Alla luce della riforma sanitaria delineata nel Libro Bianco regionale, e del recente Patto per la Salute siglato a livello nazionale, l’Ordine dei Medici di Brescia promuove un confronto a più voci su questi temi, che attendono risposte non più procrastinabili.

La formula scelta è quella del Forum, denominato Brescia la professione medica si interroga – Dalla riforma del Libro Bianco alle nuove sfide della medicina della complessità: uno spazio aperto pensato per stimolare lo scambio dialettico fra i partecipanti, tra cui figurano i massimi esponenti della sanità locale e regionale.

Walter Bergamaschi, che guida la Direzione Generale Salute della Regione Lombardia, i direttori generali degli Spedali Civili – Ezio Belleri – di Fondazione Poliambulanza – Alessandro Signorini – di Asl Brescia – Carmelo Scarcella – insieme all’amministratore delegato del Gruppo San Donato di Brescia Marco Centenari, al direttore sanitario dell’Asl di Valle Camonica Fabio Besozzi Valentini, al consigliere delegato del sindaco per la sanità Donatella Albini e ad Enrico Agabiti Rosei per l’Università degli Studi di Brescia saranno le figure di riferimento chiamate a confrontarsi sui temi di dibattito, per analizzare le proposte contenute nel Libro Bianco della Regione Lombardia in relazione alle specificità dell’organizzazione sanitaria della nostra provincia.

 

Si ragionerà sui malati cronici e/o polipatologici, che rappresentano il 30% della popolazione e assorbono il 70% delle risorse sanitarie, e sul progressivo invecchiamento della popolazione (si prevede che nel 2030 ci saranno 3 milioni di ultrasessantacinquenni in Lombardia). 

 

Ci si chiederà quale ruolo dovrà avere l’Azienda Integrata per la Salute, nuova entità prevista nel progetto di riforma sanitaria regionale, e in che termini potrà inserirsi nel contesto territoriale bresciano.

Si rifletterà sul nuovo sistema integrato fra ospedale e territorio previsto dal Libro Bianco regionale, aprendo un dibattito sugli investimenti indispensabili per assicurare un’assistenza territoriale efficace e capillare, che valorizzi in primis la medicina generale.

 

Si approfondirà il principio di libera scelta del cittadino fra strutture pubbliche o private accreditate, che è al cuore del modello sanitario lombardo, analizzando contestualmente i rischi di sovrapposizioni fra specialità sul territorio.

 

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Redazione BsNews.it

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