800 metri quadrati fra il municipio, il cimitero e il lago: i carabinieri del Noe li hanno posti sotto sequestro, in attesa di poter approfondire la portata del problema, e ovviamente cercare di individuare i responsabili. Siamo ad Anfo, a pochi passi dalle acque del lago d’Idro, in un’area di proprietà di un privato e dello stesso Comune.
Per scoprire le scorie sono bastati pochi colpi di ruspa: dal prato sono emerse scorie edilizie varie, tra cui le pericolose onduline di amianto, utilizzate in passato per la copertura di capannoni. Il ritrovamento, avvenuto sotto la sorveglianza dei carabinieri del Noe, diretti dal capitano Alessandro Placidi, con il supporto del personale dell’Arpa, fa supporre che si tratti di una sepoltura avvenuta parecchi anni fa.
Mentre gli agenti cercheranno di individuare i responsabili dell’inquinamento, i tecnici specializzati e il Comune cercheranno di capire come e quando bonificare l’area. Ma prima si dovranno reperire le risorse necessarie, con la speranza che il terreno non sia avvelenato anche in profondità.
(a.c.)
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