Secondo quanto si legge nelle motivazioni rese note dai giudici, Naina Kachir, la 32enne marocchina accusata di tentato rapimento di una bimba di due anni a Roccafranca lo scorso 6 settembre, non è da escludere che possa reiterare il reato.
La causa? Il "complesso quadro psicologico" dell’indagata. L’ipotesi che possa provare a rapire una bambina è stata definita comunque "remota". Nonostante ciò il Gip ha disposto nei confronti della donna una perizia psichiatrica, i cui risultati saranno resi noti solo i primi di novembre. Fino ad allora quindi, la marocchina dovrà restare agli arresti domiciliari.
La decisione del Gip non manca di lasciare alcune ombre su tutta la vicenda, tanto che l’avvocato difensore della donna, Roberto Felappi, ha parlato di un "grossolano equivoco". Secondo quanto aveva raccontato la cugina, arrestata anch’essa in un primo momento ma subito dopo scarcerata, Kachir si sarebbe trovata davanti la piccola e, temendo si fosse persa e nel tentativo di farla vedere dalla mamma, l’avrebbe spostata di lato.
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