Se prima c’erano ancora dubbi, oggi Arpa ha dato la conferma: a Brescia oggi si bruciano decine di migliaia di tonnellate di rifiuti “speciali” del Sud Italia. Niente di illegale, s’intende, visto che per i rifiuti speciali non esiste l’obbligo della regionalità, vale a dire i rifiuti possono arrivare da qualsiasi altra regione e la terza linea del termoutilizzatore ne può importare fino a 260 mila tonnellate l’anno.
Ciò che sembra preoccupare i cittadini, e in particolare i gruppi di ambientalisti è la provenienza di questi rifiuti e la loro natura. Domanade che finalmente, con la rinascinata dell’Osservatorio dei Rifiuti troveranno risposte esaurienti. La prima riunione dell’Osservatorio si è tenuta ieri in Loggia e già da fine anno dovrebbero arrivare le prime risposte.
L’Osservatorio renderà noti non solo i risultati delle analisi sulle emissioni, ma anche i report dei controlli della stessa Arpa, e darà una spiegazione sulle “anomalie” accadute nell’agosto 2012 e dell’aprile scorso, quando il caminò sbuffò fumo nero. Parola del presidente, e assessore all’aAmbiente del Comune, Gigi Fondra.
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