«È andato tutto bene, sono stato io stesso ad eseguire la puntura e non è stata necessaria nemmeno l’anestesia». Con queste parole Marino Andolina vice presidente di Stamina Foundation, ha annunciato l’infusione secondo il metodo Stamina su Celeste, la bambina di 4 anni affetta da Sma1, per la quale il tribunale di Venezia ha disposto le cure. A confermare che l’infusione è stato fatta senza problemi anche Ezio Belleri, Direttore Generale del Civile, dove è avvenuta.
Ad assistere alla cura, oltre al dottor Andolina esecutore materiale della puntura, c’erano la dottoressa Molino, biologa di Stamina Foundation, un’infermiera di Mantova e il dottor Mastroeni, ausiliario del tribunale di Venezia. Martedì le cure con cellule staminali riprenderanno anche per Noemi, bambina affetta da Sma1 per la quale si è pronunciato il tribunale di L’Aquila che ha nominato ausiliario la dottoressa Molino.
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