Niente camera a gas, almeno non per ora, per gli oltre mille piccioni già “condannati” a morte dal comune di Desenzano. Il municipio aveva dato mandato all’azienda Sirani di Orzinuovi di catturare e abbattere i piccioni che sarebbero responsabili di infastidire i cittadini e rovinare gli edifici con il loro sterco.
Mandato che però ora si trova congelato, come ha dichiarato lo stesso assessore all’Ecologia, Maurizio Maffi sulle pagine di Bresciaoggi. Per quanto non è dato sapere. Si sa solo che il blocco è arrivato per motivi di carattere tecnico.
Resta da capire quanto la momentanea frenata sia stata condizionata dalle polemiche sollevate dal gruppo ambientalista Aidaa, visto che la stessa ha anche diffidato legalmente il Comune dal mettere in pratica quanto annunciato. Ma c’è anche un precedente. Aidaa nel 2008 aveva infatti costretto il sindaco dell´epoca Cino Anelli a fare marcia indietro sullo sterminio dei volatili.
“La legge da allora non è cambiata – ha chiarito Lorenzo Croce, presidente nazionale dell´Aidaa su Bresciaoggi -: la delibera di Desenzano infrange le norme nazionali di tutela degli animali ed in particolare la legge 189/04 che ha rafforzato la tutela degli animali estendendola anche a colombi e piccioni”.
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