Dopo 5 anni di lavori e 18 anni d’attesa, oggi è il grande giorno dell’inaugurazione della nuova tratta autostradale Brebemi e della sua apertura ufficiale. Ribattezzata A35, l’autostrada che misura 62,1 chilometri di lunghezza, si stima vedrà viaggiare 35mila veicoli al giorno (le stime iniziali parlavano di 70mila), cosa che dovrebbe alleggerire notevolmente il sempre congestionato traffico dell’A4.

L’autostrada toglierà circa 30 chilometri alla percorrenza tra Brescia e Milano grazie al passaggio attraverso la Bassa Bresciana. Il tracciato attraversa 43 comuni lombardi e cinque province, per un totale di 1,6 miliardi di euro, pari a 25,8 milioni di euro al chilometro, il doppio rispetto alle previsioni iniziali.

Al taglio del nastro, in programma per questa mattina – mercoledì 23 luglio – al centro di manutenzione e controllo di Fara Olivana, erano presenti il premier Matteo Renzi che per l’occasione ha posticipato una riunione del consiglio dei Ministri, e sarà accompagnato dal ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Maurizio Lupi e il ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina.

"Oggi per la Lombardia è una giornata importante, l’autostrada che inauguriamo è un’opera di eccellenza, realizzata nel rispetto dell’ambiente, delle esigenze del territorio e rispettando i tempi previsti. Un’opera realizzata con soldi privati, senza contributo del Pubblico. Spero davvero che si possa continuare su questa strada", ha spiegato il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni al suo arrivo alla cerimonia di apertura al traffico della nuova autostrada A35 Brebemi. 

 

Prendendo la parola durante la cerimonia di inaugurazione della nuova autostrada Brebemi, il premier Matteo Renzi non si è lasciato sfuggire l’opportunità di elencare i prossimi impegni del suo governo e di chiarire che “L’Italia ha tutte le condizioni per uscire da questo momento di difficoltà però deve avere il coraggio di dire che la risposta l’abbiamo noi, poi possiamo andare in Europa a trattare il patto di stabilita”. Sui programmi futuri, invece, Matteo Renzi ha annunciato: “ Da settembre siamo in grado di mettere in atto una grande operazione sulle infrastrutture che, solo rimuovendo gli ostacoli che ci sono, può mettere in campo 43 miliardi di euro. Non penso solo alle strade, ma anche all’energia, all’eolico e ai termovalorizzatori – e poi l’affondo ironico – Il 31 luglio ci sara’ la procedura di ascolto, e in agosto lavoreremo. Lavoreranno in tanti. Lavoreranno i senatori”.

 

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Redazione BsNews.it

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