E’ in crescita la raccolta differenziata nei Comuni della sponda bresciana del Garda, grazie anche alla diffusione continua del porta a porta. Una fotografia della realtà che deriva dai dati della società GardaUno, l’azienda di servizi per la tutela ecologica del lago di Garda di cui sono soci 27 Comuni. Tra i suoi compiti, anche quello della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti. In base ai dati di maggio di quest’anno sono una quindicina le realtà amministrative in cui è stato attivato il porta a porta, coinvolgendo il 67% degli abitanti della gardesana.
“Non è facile promuovere efficacemente la raccolta differenziata in un’area che da una parte è fortemente soggetta a flussi turistici e dall’altra è penalizzata dai paesi arrampicati sulle colline nell’entroterra  – commenta Barbara Meggetto, portavoce della Goletta dei Laghi, la campagna ambientalista per la tutela dei bacini lacustri e per la promozione di una gestione sostenibile dei territori rivieraschi -. Sul Benaco ci sono esempi virtuosi che dimostrano come sia possibile gestire una forte presenza di turisti rendendola sostenibile anche dal punto di vista ambientale. Il prossimo passo deve essere la diffusione lungo tutta la sponda del porta a porta. E della tariffa puntuale, in grado di premiare chi produce meno rifiuti indifferenziati ”.
Il territorio del lago di Garda ha dunque tutte le carte in regola per diventare un modello di riferimento per le politiche dei rifiuti in località turistiche. Ne è un esempio il Comune di Gardone Riviera, che a maggio 2013 ha esteso in tutta la città il porta a porta affiancandolo ad una efficace attività di sensibilizzazione, come testimoniano i numeri: aumento della RD dal 2012 al 2013 del 72% (e considerando solo maggio-dicembre si sale al 103%) e in parallelo una riduzione complessiva dei rifiuti del 25%, pari a 25kg al mese in meno per ciascuna utenza.
Anche a Desenzano del Garda il porta a porta è stato esteso a tutta la città. Il risultato oggi è di una percentuale di RD pari al 68,4%, superiore all’obiettivo stabilito dalla legge del 65%.
La crescita continua delle percentuali è dimostrata anche dalla quantità assoluta di tonnellate di rifiuti differenziati nell’area in cui agisce GardaUno: se a dicembre 2013 era di circa 38 mila, a maggio ha sfiorato le 60 mila. Un risultato le cui conseguenze sono solo positive, dall’abbattimento del quantitativo di rifiuti portato al termovalorizzatore per lo smaltimento finale al sostegno all’industria del riciclo, perno della green economy.

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Redazione BsNews.it

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